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Concerti d'estate a Villa Guariglia

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Si recupera questa sera (domenica 27 luglio), alle ore 21, a Villa Guariglia, il concerto di beneficenza, promosso dall’Associazione Progetto Famiglia Cooperazione Onlus in programma lo scorso 22 luglio e rinviato per la pioggia. Con l’appuntamento di stasera, che vedrà salire sul palco il soprano Anna Corvino e la pianista Paola Petrosino, saranno raccolti fondi per  il Centro Jean Paul II impegnato nella costruzione di una casa per studentesse a Koupéla in Burkina Faso. L’ingresso al concerto, che rientra tra gli eventi speciali della diciassettesima edizione dei “Concerti d’estate di Villa Guariglia”, è di 10 euro.

Il festival quest’anno è il capofila degli eventi cofinanziati con PO FESR Campania 2007 – 2013 Ob. O. 1.12 con DD.GR. n.197/2013 e n.692/2013: La Scoperta della Campania – Sessione “Giugno 2014 – Gennaio 2015” . I “Concerti d’estate di Villa Guariglia”, che rientrano nel PO FESR Campania 2007 – 2013 Ob. O. 1.12 , si avvalgono anche del contributo ed il patrocinio del Comune di Vietri sul Mare, della Provincia di Salerno, della Camera di Commercio di Salerno, della Coldiretti Salerno, dell’EPT, della Fondazione Cassa di Risparmio Salernitana, del Gal Casacastra e del Conservatorio di Musica “Giuseppe Martucci” di Salerno. Anche per questa edizione, parallelamente ai concerti, si terrà la Mappa del Gusto, il format nato con il festival ed organizzato con la preziosa collaborazione della Coldiretti di Salerno che mette in campo i ristoranti del territorio per la preparazione di un menù dedicato, realizzato utilizzando solo prodotti d’eccellenza del territorio, fondendosi con l’edizione 2014 del progetto di Campagna Amica “Colti e mangiati”.

Il soprano Anna Corvino, reduce dall’applaudito debutto in Bohéme, opera che ha chiuso il cartellone lirico del Teatro “Giuseppe Verdi” di Salerno, gemma del magistero di Marilena Laurenza, entrerà in scena sulle note di “O mio babbino caro”, la semplice melodia di Lauretta, dal Gianni Schicchi di Puccini, per poi trasformarsi in Violetta, nella sua ultima vera aria, “Addio del passato”, un arioso trattato con molta libertà che va per accenni sul sentiero dei ricordi verso l’oblio ultimo, l’inno dimesso, crudele e lapidario alla vita negata. Passaggio all’operetta con Virgilio Ranzato, autore delle musiche, di Cin Cin la, il quale ha arricchito la partitura di arie e duetti che sono entrati nella storia della “piccola lirica”, come il celebre duetto Oh, Cin Ci La (mordi, rosicchia, divora), memore della tradizione del café-chantant, melodia che meglio rappresenta non solo il gusto italiano degli anni Venti, ma anche la moda dilagante per l’esotismo e per una Cina di maniera, che ascolteremo dalla Anna Corvino. Si proseguirà con “Tu che m’hai preso il cor” da “Il paese del sorriso” di Franz Lehar, in cui stavolta il soprano eseguirà la celeberrima aria del tenore Sou-Chong, dalla fresca e spiegata melodia. Trasferta oltreoceano per West Side Story di Leonard Bernstein, per  la versione della scena shakespeariana del balcone, Tonight, rimane ancora oggi uno dei più potenti showstopper (pezzo che ferma lo show, provocando applausi a scena aperta) del teatro di Broadway, prima di chiudere la prima parte della serata con l’allegra rumba, Smile, eterno augurio di ricerca della felicità, soundtrack de’ “La vita è bella” di Nicola Piovani. La seconda parte del concerto sarà interamente dedicata alla tradizione partenopea, con un florilegio delle più amate melodie del periodo d’oro della canzone napoletana. “Te voglio bene assaje”, con la sua ondeggiante melodia, inaugurerà il secondo set, prima di evocare la sfida lanciata a Gabriele D’Annunzio sui tavoli del Gambrinus da Ferdinando Russo per una lirica in vernacolo partenopeo, che dette vita alla canzone “’A vucchella” su musica di Francesco Paolo Tosti. Infatti, D’Annunzio scrisse il testo, per scommessa, volendo dimostrare all’amico che contrariamente a quanto questi scherzosamente sosteneva, anche un poeta di origini non partenopee era in grado di scrivere una canzone napoletana. E ancora “I’ te vurria vasà”, composta nel 1900 e “Napule ca se ne va”, sino a “Non ti scordar di me”, “Passione”, “Funiculì funiculà” e “O sole mio”, simboli di un canto perduto del quale risulta non facile fissare la specifica identità perché esso è come un mare che ha ricevuto acqua da tanti fiumi, figlia della poesia, come quasi tutti i canti di antica tradizione, e ha espresso, come le è universalmente riconosciuto i sentimenti, la storia e i costumi di un popolo.

IL PROSSIMO APPUNTAMENTO. Martedì 29 luglio, alle ore 21, sarà ancora un duo a calcare le tavole del palco di Villa Guariglia a Raito di Vietri sul Mare, e precisamente il duo formato dal flautista Luis Meireles e dalla painista Maria José Suoza Guedes. L’ingresso è gratuito.

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